L’incontro sul tema "Robotica e intelligenza artificiale a due passi dalla fantascienza" vedrà come relatore l’ingegner Gianmarco Veruggio, scienziato robotico sperimentale nonché studioso delle implicazioni etiche, legali e sociali della robotica. Divulgatore degli scenari futuri conseguenti all’invasione robotica della società dedica gran parte delle sue energie a progetti di educazione e formazione delle giovani generazioni.
La conferenza sarà un’occasione unica per approfondire questi temi attualissimi e dibattuti, analizzando come l’Intelligenza Artificiale stia ridefinendo la nostra percezione della realtà e interrogandoci sul ruolo che vogliamo affidarle nel nostro futuro. Il progresso è inarrestabile, ma siamo davvero pronti ad accoglierlo?
Posta al dottor Veruggio la richiesta di qualche notizia che anticipasse il suo intervento la sua risposta è stata originale e del tutto pertinente visto che gli appunti che seguono sono il risultato di ChatGPT:
Negli ultimi anni, la robotica e l’intelligenza artificiale hanno compiuto passi da gigante, trasformando radicalmente il nostro presente e proiettandoci in un futuro che, fino a poco tempo fa, sembrava appartenere solo alla fantascienza. Ma quanto siamo davvero pronti a convivere con macchine capaci di apprendere, creare e persino prendere decisioni? Se da un lato queste tecnologie promettono di migliorare la nostra vita, dall’altro pongono interrogativi inquietanti: più deleghiamo funzioni all’intelligenza artificiale, più rischiamo di perdere la nostra autonomia, diventando progressivamente dipendenti da sistemi che gestiscono le nostre comunicazioni, il nostro lavoro e perfino il nostro pensiero. Stiamo costruendo un ecosistema tecnologico che ci rende sempre più efficienti, ma anche sempre più superflui: nel momento in cui le macchine saranno in grado di fare tutto meglio di noi, quale sarà il nostro ruolo? Siamo destinati a diventare ingranaggi passivi di un sistema che non controlliamo più, fino a perdere la nostra stessa utilità?
Questa conferenza esplorerà i più recenti progressi nella robotica autonoma e nell’IA avanzata, mettendo in luce le opportunità straordinarie che queste tecnologie offrono, ma anche le sfide senza precedenti che pongono. Dall’IA generativa, capace di scrivere testi indistinguibili da quelli umani, alla creazione di immagini e video ultra-realistici, il confine tra realtà e simulazione si fa sempre più sottile. Se oggi possiamo già interagire con intelligenze artificiali che rispondono con logica e creatività quasi umane, domani potremmo trovarci immersi in una realtà costruita artificialmente, senza nemmeno accorgercene.
Il rischio di perdere il senso della realtà è concreto: con l’uso massiccio di deepfake, realtà virtuale avanzata e intelligenze artificiali persuasive, potremmo trovarci in un mondo dove ciò che vediamo e sentiamo non è più una rappresentazione fedele della realtà fisica, ma una costruzione manipolata da qualcun altro. Saremo in grado di distinguere un’informazione vera da una generata ad arte? Riusciremo ancora a fidarci dei nostri sensi o diventeremo burattini in una sorta di Truman Show digitale, prigionieri di una realtà creata per noi da intelligenze che conoscono le nostre abitudini meglio di noi stessi?